Come diventare osservatore sportivo: studi e possibilità

Ti stai chiedendo come diventare osservatore sportivo? Sogni di poter lavorare in quest’ambito ma non sai da dove iniziare? Allora in questa piccola guida ti illustreremo tutto ciò che c’è da sapere riguardo questa professione che da sempre attrae molti sportivi ed appassionati.

L’osservatore sportivo, anche chiamato osservatore ufficiale o più comunemente, talent scout, è quella figura professionale che può lavorare in proprio o può essere ingaggiata da una società sportiva e ha la responsabilità di di scoprire e reclutare giocatori di talento.

Molto spesso ci immaginiamo i talent scout del mondo del calcio, ovvero gli osservatori calcistici, però in ogni sport c’è bisogno di un reclutatore che scova giovani talenti del panorama sportivo, italiano o estero, che potrebbero diventare delle stelle, dei veri e propri atleti professionisti.

Come diventare osservatore sportivo: tutto ciò che devi sapere

Se ti stai chiedendo cosa dovrai sapere riguardo a questa professione, sei nel posto giusto.

Essere un osservatore sportivo è un lavoro che richiede determinate conoscenze e competenze, non serve solo avere quel “fiuto” che molti appassionati sostengono di avere.

Una preparazione adeguata e i giusti contatti fanno la differenza, ma intanto, cominciamo da qui.

Che cosa fa l’osservatore sportivo: le mansioni

In sostanza, che cosa fa esattamente un osservatore sportivo? Questa figura, come abbiamo detto, deve trovare il talento giusto e reclutarlo.

Per farlo, deve però redigere dei rapporti sui giovani sportivi così da poterli poi valutare nel complesso e consigliarli alle varie squadre (nel caso lavorasse in proprio) oppure presentarli alla società per cui lavora.

In genere, un tipico rapporto di un osservatore ufficiale è suddiviso in 5 aree:

  1. Capacità tecniche: in questa sezione vengono descritte le capacità tecniche del giocatore;
  2. Capacità tattiche: in questa parte si espongono le capacità tattiche, ovvero le strategie, la capacità di scegliere cosa fare nel momento giusto;
  3. Caratteristiche atletiche: in questa sezione vengono analizzati diversi parametri, ovvero la velocità, lo scatto, la forza, l’elevazione, il baricentro e la reattività;
  4. Caratteristiche comportamentali: ovvero come si comporta il giocatore sul campo, con i propri compagni di squadra ma anche con gli avversari e l’allenatore;
  5. Giudizio complessivo: infine, si darà un giudizio finale che tiene conto di tutti i vari aspetti e si deciderà se è veramente un giocatore che vale la pena di avere in squadra e quindi su cui investire denaro, oppure lasciar perdere.

Pertanto, alla luce di tutto questo, è chiaro che l’osservatore sportivo deve avere una vasta conoscenza in merito tutti questi aspetti.

Le skills e le conoscenze

Attraverso il percorso di studi e gli esami universitari, che analizzeremo nel maggior dettaglio tra poco, un talent scout sportivo acquisisce una serie di conoscenze non solo riguardo lo sport in questione, ma anche riguardo alla sfera psicologica dell’atleta.

Ciò significa che le conoscenze che questo professionista deve sapere sono non solo riguardo gli aspetti tecnici, tattici, atletici, ma deve sapere anche come un buon giocatore si deve saper rapportare con gli altri, con la propria squadra e non. Ma ancora più difficile è ovviamente capire, saper osservare e interpretare i comportamenti. Quello dell’osservatore è un lavoro di osservazione, come dice il nome: cercare il pelo nell’uovo, se vogliamo, per riuscire a comprendere l’atleta il più possibile. In fondo, c’è una bella differenza tra presentare un talento abile in ogni campo da uno che è carente in alcuni punti. La società sportiva investe soldi su una persona contando sul fatto che sia in linea con ciò che cercano.

Non mancano  le conoscenze in ambito giuridico riguardo allo sport nello specifico.

Inoltre, è molto importante una buona formazione nelle lingue, specialmente l’inglese.

Per quanto riguarda le soft skills invece, un buon osservatore sportivo deve avere:

  • ottime capacità d’osservazione
  • capacità di analisi
  • buone doti comunicative, per poter fare networking

Il percorso di studi per diventare osservatore sportivo

Il percorso di studi per diventare osservatore sportivo è univoco sia per chi vuole lavorare come dipendente di una società sportiva, sia per chi invece preferisce essere un libero professionista.

Ogni percorso però si contraddistingue a seconda dello sport. Se prendiamo per esempio la formazione dell’osservatore calcistico, occorre frequentare un corso della FIGC che poi rilascerà un patentino e l’iscrizione all’Albo per poter esercitare la professione.

In genere sono le varie federazioni che organizzano corsi, seminari e workshop per poter apprendere al meglio la professione, al termine dei quali occorre sostenere un esame abilitativo che se si passa, si può ottenere il patentino. In questo modo si può essere assunti dalle società oppure iniziare a lavorare in proprio.

Lavorare come libero professionista è un’impresa più ardua, poiché occorre, per una buona riuscita, crearsi molti contatti e costruirsi un’ottima reputazione: solo così potrai farti prendere seriamente dalle società a cui proponi i tuoi talenti.

La laurea in Scienze Motorie

Se vuoi diventare osservatore sportivo, è fondamentale intraprendere un percorso di studi universitario che ti offra delle competenze verticali relative agli aspetti biologici e fisiologici dell’esercizio fisico insieme alle basi psico-pedagogiche e sociali dell’educazione motoria e agli aspetti giuridici relativi.

Tutto questo può essere raggiunto frequentando il Corso di Laurea Triennale Unicusano in Scienze Motorie. Lo scopo del corso di laurea in scienze motorie è la formazione di professionisti capaci di operare nella variegata area delle attività motorie e sportive. Iscrivendoti al percorso formativo, sarai in grado di condurre in autonomia programmi di allenamento e di educazione motoria, sia individuali che di gruppo, nei diversi contesti sociali, con particolare attenzione al benessere psico-fisico e sociale e in funzione del genere, dell’età, della condizione fisica e delle altre specifiche caratteristiche dei destinatari.

Al termine del percorso triennale, inoltre, potrai perfezionare le tue conoscenze con una laurea magistrale in Scienza e Tecnica dello Sport.

Ciò che rende davvero unica la didattica Unicusano è l’innovativa metodologia didattica adottata, la metodologia telematica. Grazie a questo approccio, potrai acquisire le nozioni teoriche relative al tuo percorso di studi comodamente da casa, connettendoti ad una piattaforma online attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Accedendo alla piattaforma, avrai anche la possibilità di scaricare il materiale didattico di supporto allo studio e interagire con i docenti.

La didattica telematica Unicusano è affiancata da percorsi pratici di apprendimento, che ti consentono di sviluppare competenze e testare quanto appreso in teoria; ne sono esempi gli stage e i tirocini messi a disposizione dall’Ateneo.

Per iscriverti, compila il form o chiama il numero verde 800.98.73.73

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Credits Immagine: depositphotos.com/VitalikRadko


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