Triplice alleanza: quello che devi sapere su questo patto militare difensivo

Sei uno studioso o un appassionato di storia e sei alla ricerca di informazioni sulla Triplice alleanza?

Sei nel posto giusto: in questa guida ti parleremo delle alleanze della Prima Guerra Mondiale, a partire proprio da questo asse difensivo vagliato nel 1882.

Rientrano nei Trattati della Triplice alleanza tutti quegli accordi conclusi dal 1882 al 1912 da Germania, Austria-Ungheria e Regno d’Italia. Questi accordi sancirono il patto militare difensivo del primo conflitto mondiale, che fu rinnovato quattro volte con la stipula di trattati specifici: nel 1887, 1891, 1902 e nel 1912. L’alleanza fu invece rinnovata senza modifiche agli accordi due volte, nel 1896 e nel 1908.

La filosofia dei cinque trattati rispecchiò sempre l’idea iniziale: si trattò, infatti, di un patto difensivo di neutralità e mutua assistenza, che ponesse le tre parti contraenti in sicurezza di fronte ai probabili comuni nemici, come la Francia e la Russia.

Vediamo ora tutto quello che devi sapere su Prima Guerra Mondiale e alleanze.

Prima Guerra Mondiale e alleanze: quello che c’è da sapere

Quali furono i Paesi protagonisti della Grande Guerra? E quali le alleanze decisive nel corso del conflitto? A queste 8e molte altre) domande risponderemo nei prossimi paragrafi di questa guida dell’Università Niccolò Cusano.

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Triplice alleanza: chi ne faceva parte?

Come abbiamo detto, la Triplice alleanza vide la luce nel 1882, quando il governo italiano stipulò il patto con Germania e Austria-Ungheria.

In prima battuta, questa alleanza fu voluta principalmente dall’Italia, desiderosa di rompere il suo isolamento: il patto, infatti, costituì una vera e propria rivoluzione per l’allora Regno d’Italia.

C’è da dire anche che l’alleanza non venne accolta in modo positivo da molti italiani: l’Austria era stato il nemico storico per tutto il Risorgimento, e il Trentino e la Venezia Giulia, territori che gli italiani reclamavano, erano ancora in suo possesso. Inoltre, con l’alleanza, l’Italia si sganciò dalla Francia, con cui intratteneva rapporti preferenziali.

Con il cambiare della situazione in Europa, l’alleanza fu sostenuta dalla Germania che fece da intermediaria fra l’Austria-Ungheria e l’Italia i cui rapporti peggiorarono progressivamente fino allo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914. Ma vediamo ora una cronostoria e una ricostruzione degli eventi che hanno caratterizzato la Triplice alleanza.

I 5 trattati

La Triplice alleanza è composta da una serie di trattati, che si sono susseguiti nell’arco di qualche decennio. Nonostante le revisioni, l’intento del patto mantenne la sua identità, prevedendo in linee generali:

  • Assistenza reciproca in caso di aggressioni esterne: nel caso in cui una delle tre potenze della Triplice Alleanza fosse attaccata da due paesi nemici, le altre due avrebbero dovuto soccorrerla;
  • Nel caso in cui ad iniziare la guerra fosse stata una delle tre potenze, le altre due avrebbero dovuto come minimo mantenere una benevola neutralità.

Il primo Trattato della Triplice alleanza fu redatto dal ministro degli Esteri austriaco Gustav Kálnoky il 12 aprile 1882. Il suo omologo italiano Pasquale Stanislao Mancini chiese alcune rettifiche nella direzione di una maggiore valenza difensiva dell’alleanza, che in parte furono accolte e in parte furono respinte dal ministro austriaco. Solo dopo l’intervento del Cancelliere tedesco Bismarck e soprattutto grazie alle varianti proposte all’articolo 4 dall’ambasciatore italiano a Vienna, Robilant, Kálnoky accettò di firmare l’accordo.

Il secondo Trattato della Triplice alleanza fu firmato nel febbraio di 5 anni dopo. Si componeva di una prima parte comune alle tre potenze, di due patti bilaterali fra l’Italia e le altre due potenze, e di un verbale comune alle tre potenze.

Il terzo Trattato della Triplice alleanza fu firmato, un anno prima della scadenza del precedente, a Berlino il 6 maggio 1891. In questo accordo furono accolti i patti bilaterali del 1887 e venne aggiunto un protocollo che apriva le porte ad un avvicinamento della Gran Bretagna all’alleanza.

Il quarto Trattato della Triplice alleanza fu firmato a Berlino il 28 giugno 1902. In questo accordo il preambolo, il testo degli articoli e il protocollo finale sono identici a quelli del trattato del 1891; l’unico aspetto in più da segnalare è la dichiarazione austro-ungarica relativa alla Tripolitania.

Per concludere, il quinto Trattato della Triplice alleanza fu firmato a Vienna il 5 dicembre 1912. Oltre a mantenere ol preambolo, il testo degli articoli e il protocollo finale  identici a quelli del trattato del 1902, venne aggiunto il protocollo con il quale Germania e Austria riconoscono la sovranità dell’Italia sulla Libia.

C’è da ricordare che nell’ottobre 1912 si era conclusa la Guerra italo-turca con la sconfitta dell’Impero ottomano che cedeva la Libia e alcune isole del Dodecanneso all’Italia. Il protocollo riconosceva, inoltre, la validità di alcuni accordi italo-austriaci su questione specifiche dell’area dei Balcani.

Lo scoppio della Guerra: Triplice alleanza e Triplice intesa

L’estate del 1914 fu quella dell’inizio del primo conflitto mondiale. Silla base degli articoli 4 e 7 della Triplice alleanza, l’Italia si manterrà neutrale; inoltre, qualunque intervento austriaco nei Balcani (l’Austria stava attaccando la Serbia), sarebbe dovuto avvenire in seguito ad un accordo preliminare tra Austria ed Italia.

L’obiettivo dell’Italia era quello di ottenere i territori irredenti. A quel punto, la Triplice Intesa (composta da Gran Bretagna, Francia e Russia) propose all’Italia di entrare in guerra contro l’Austria, promettendole i territori che mancavano per l’unificazione del Paese.

A questo punto l’Italia avviò gli accordi che portarono, il 26 aprile del 1915, al patto di Londra. Nel maggio del 1915, attraverso un telegramma mandato a Vienna, il ministro degli esteri italiano Sidney Sonnino denuncerà la Triplice Alleanza, ritirando la propria neutralità e rivendicando la libertà d’azione del Regno d’Italia. Venti giorni dopo, l’Italia attaccherà l’Austria.

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