Perché studiare a memoria NON è la soluzione per ottenere migliori risultati?

Studiare a memoria” è un metodo spesso utilizzato perché apparentemente richiede meno tempo. Ma è davvero così?

Studiare prevede un metodo che consente di rielaborare un testo, comprenderlo e farlo nostro, per poi riuscire a ricordarlo. Imparare a memoria invece salta molti di questi passaggi: non capirai veramente il testo e non lo ricorderai per molto tempo.

Tutti ci abbiamo provato, soprattutto durante gli anni del liceo. Ci ritroviamo con interi capitoli di una materia che non ci interessa, che ci riesce più difficile imparare e così ci affidiamo alla nostra memoria di ferro per cercare di ripetere filo e per segno il carico di studio.

Poi arriviamo al giorno dell’interrogazione e, per i più disparati motivi, ci blocchiamo. Ci manca quella parola per riuscire a riprendere il discorso, ed una a una, tutte le parole ci sfuggono. Vuoto assoluto.

Cosa è successo? Ci siamo affidati alla memoria, che è iper selettiva, per imparare argomenti complessi.

Ancora non ti abbiamo convinto? Ecco perché studiare a memoria non è un buon metodo di studio.

Imparare a memoria può essere un metodo di studio?

Ti rispondiamo subito: NO. Ma ti argomenteremo meglio la risposta per farti capire che studiare a memoria è una grande perdita di tempo ed energie, poiché non porterà ad alcun risultato.

Vediamo dunque di cosa stiamo parlando.

Non riuscirai a ricordare a lungo termine

La nostra memoria incamera le informazioni e poi le seleziona. Quelle utili e con associazioni più forti (come quando ricordiamo un nome a causa di un evento che ha rafforzato il ricordo del nome) rimangono per molto tempo. Si chiama memoria a lungo termine.

Tutte le informazioni superflue, non necessarie secondo il cervello, vengono dimenticate dopo un po’ di tempo (i famosi vuoti di memoria, hai presente?). Questa invece è la memoria a breve termine.

Il modo per far entrare le informazioni che studiamo all’interno della memoria a lungo termine non è uguale per tutti, ma vari studi scientifici hanno provato che quelli più attendibili sono:

  • Rafforzare i concetti associandoli ad eventi, immagini, esperienze (con questo metodo però, spesso accade che bisogna far affiorare questi stimoli per ricordare i concetti);
  • Utilizzando il metodo di studio universitario, che permette di capire le informazioni, elaborarle e ricordarle a lungo.

Studiare a memoria non permette di ragionare e di fare collegamenti

Avere una buona memoria e allenarla, di sicuro aiuta nello studio. Ma questo non significa che studiare a memoria sia il modo per apprendere correttamente.

Imparando a memoria le informazioni non le capiamo realmente. Per poter ricordare invece occorre ragionare sui concetti, così da assimilarli e non semplicemente ripeterli, ma spiegarli.

In tenera età imparare a memoria serve soprattutto per allenarla, come nel caso dell’alfabeto, numeri, tabelline, poesie. Tuttavia, poi si arriva ad un punto in cui occorre comprendere le regole dietro ciò che si è continuato a ripetere.

Facciamo un esempio. Se continuiamo a ripetere che 2×4=8, ma non capiamo che equivale a fare l’addizione 2+2+2+2, non riusciremo ad applicare questa regola ad altri ambiti.

Il collegamento tra i vari ambiti di studio riusciamo a farlo solo con un buon metodo di studio, e non con il metodo di studiare a memoria.

Soluzione: metodo di studio universitario e pianificazione

Se hai difficoltà a studiare, significa che non hai ancora adottato il sistema universitario.

Il metodo efficace consiste nel selezionare le cose utili, come fa la nostra memoria, capirle con approfondimenti se necessario, rielaborarle a parole nostre e infine riassumere.

È fondamentale inoltre l’organizzazione. Pianificare il carico di studi consente di non arrivare all’ultimo con una mole di lavoro esagerata e di prendersi il giusto tempo per assimilare i concetti.

Come pianificare lo studio e smettere per sempre di studiare a memoria

Abbiamo detto che la pianificazione è la chiave per studiare meglio. Una buona strategia di pianificazione segue questi step:

  • Decidi con anticipo quali esami vuoi sostenere in un periodo di tempo delimitato. Darti un obiettivo è il modo migliore per lavorare in quella direzione
  • Inizia ad esaminare tutto il materiale d’esame, dai libri alle dispense
  • Calcola i giorni che ti separano dall’esame e organizza un programma di studio per obiettivi mensili, settimanali, giornalieri
  • Scrivi un cronoprogramma per ogni giornata di studio

Quanto al cronoprogramma, puoi immaginare una scaletta di questo tipo:

  • Dalle 9 alle 11 – Studio Capitolo 1 Manuale
  • Dalle 11 alle 11:15 – Pausa
  • Dalle 11:15 alle 13 – Ripasso Capitolo 1
  • Dalle 13 alle 14 – Pausa
  • Dalle 14 alle 16 – Studio Capitolo 2 Manuale
  • Dalle 16 alle 16:15 – Pausa
  • Dalle 16:15 alle 18 – Ripasso

In questo modo saprai sempre quali sono i tuoi obiettivi giornalieri e quanto tempo dedicare allo studio.


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